Cos’è?
Incitare all’odio online è, oggi più che mai, semplice e veloce. Si utilizzano parole o discorsi il cui unico obiettivo è esprimere violentemente odio verso una persona o un gruppo di persone. Si è di fronte a una comunicazione violenta che può essere a sfondo razziale, etnico, religioso, sociale o politico.
Dove avviene?
Attraverso l’istantaneità dei social media si possono diffondere in rete forme d’odio in modo molto veloce e che coinvolgono un gran numero di persone su diversi canali online. Infatti, anche se si rimuove il contenuto da una piattaforma, non si ha la certezza che sia stato eliminato del tutto; può diffondersi rapidamente anche su altre piattaforme online.
Quando si parla di odio online si fa riferimento non solo a forme di Hate Speech, espressioni, parole, critiche che incitano all’odio, ma anche a fenomeni quali: Cyberbullismo e Revenge Porn. Per “cyberbullismo” si intende qualsiasi forma di aggressione, molestia, discriminazione, ricatto messi in pratica attraverso la rete nei confronti di un minore o di un gruppo di minori.
Il caso del “revenge porn” si verifica nel momento in cui la vittima viene violata nella sua sfera intima, poiché vengono diffusi contenuti a sfondo sessuale contro la sua volontà.
